Il viaggio nell'aldilà (parte 1 di 8): Introduzione
Descrizione: Un'introduzione al concetto di esistenza della vita dopo la morte, nell'Islam, e come rende la nostra vita piena di significato, con uno scopo.
- Da IslamReligion.com (co-author Abdurrahman Mahdi)
- Pubblicato su 30 Jun 2014
- Ultima modifica su 05 Jun 2022
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Introduzione
Muhammad, il profeta dell’Islam morto nel 632, riferì:
"Gabriele è venuto da me e disse: ‘O Muhammad, vivi come vuoi, poichè infine morirai. Ama chi desideri, ma finirai per lasciare quella persona. Fai quello che vuoi, sarai giudicato. Sappi che la preghiera della notte[1] è l'onore del credente, e che il suo orgoglio è di essere indipendente dagli altri.’" (Silsilah al-Sahihah)
Se c'è una sola cosa certa della vita, è che finisce. Questa verità evidente solleva istintivamente una questione che preoccupa la maggior parte delle persone : che cosa c'è oltre la morte?
A livello fisiologico, il viaggio che il defunto affronta è chiaro a tutti i testimoni. Se muore per cause naturali, il suo cuore smette di battere, i polmoni smettono di funzionare e le cellule del suo corpo saranno private di sangue e di ossigeno. La cessazione del flusso di sangue alle estremità esterne, le renderà pallide. Senza ossigeno, le cellule di anaerobiosi respirano per un po', producendo l'acido lattico che causa il rigor mortis, l'irrigidimento dei muscoli del cadavere. Poi, quando le cellule cominciano a decomporsi, la rigidità svanisce, la lingua sporge, la temperatura si abbassa, la pelle scolorisce, la carne marcirà e i parassiti avranno la loro festa-fino a quando tutto ciò che rimane si seccherà fino ai denti e alle ossa.
Per quanto riguarda il viaggio dell'anima dopo la morte, questo non è qualcosa che può essere assistito, né può essere misurato attraverso l'indagine scientifica. Anche in un corpo vivente, la coscienza, o l'anima, di una persona non può essere sottoposta a una sperimentazione empirica. Questo è qualcosa che rimane fuori dal controllo umano. A questo proposito, il concetto di una vita nell'aldilà - una vita oltre la morte, una resurrezione, un Giorno del Giudizio, per non parlare dell' esistenza di un Creatore divino e onnipotente, i Suoi angeli, il destino, e così via - rientra il tema della fede nell'invisibile. L'unico modo in cui l'uomo può venire a sapere qualcosa sul mondo invisibile è attraverso la rivelazione divina.
"Egli possiede le chiavi dell'invisibile, che solo Lui conosce. E conosce quello che c'è nella terra e nei mari. Non cade una foglia senza che Egli non ne abbia conoscenza. Non c'è seme nelle tenebre della terra o cosa alcuna verde o secca, che non siano [citati] nel Libro chiarissimo." (Corano 6:59)
Mentre ciò che è giunto fino a noi della Torà, i Salmi, il Vangelo - le scritture rivelate ai primi profeti - tutti parlano di un'aldilà, è solo, con la rivelazione finale di Dio all'umanità, il Santo Corano, rivelato al Suo Profeta finale Muhammad ci da maggiore informazioni sulla vita nell’aldilà. Il Corano è, e rimarrà per sempre, conservato e incorrotto da mani umane, ci dà la comprensione del mondo dell'invisibile, per il credente, è reale e vero come tutto ciò che può essere percepito dai mezzi scientifici (e con un margine di errore pari a zero!).
"…Non abbiamo dimenticato nulla nel Libro. Poi tutti saranno ricondotti verso il loro Signore.." (Corano 6:38)
Oltre alla domanda su ciò che ci accade dopo la morte, un'altra domanda frequente è: perché siamo qui? Infatti, se davvero esiste un'altro scopo più grande alla vita (cioè, più che semplicemente vivere la vita), la domanda di ciò che accade dopo la morte diventa accademica, se non inutile. Se solo prima si accetta che il nostro design intelligente, la nostra creazione, richiede un'intelligenza e designer dietro di esso, un Creatore che ci giudicherà per quello che facciamo, che la vita sulla terra porta un significato rilevante.
"Pensavate che vi avessimo creati per celia e che non sareste stati ricondotti a Noi? Sia esaltato Allah, il vero Re. Non c'è altro dio all'infuori di Lui, il Signore del Trono Sublime." (Corano 23:115-116)
Se non fosse così, una persona esigente sarebbe stata costretta a concludere che la vita sulla terra è piena di ingiustizie, crudeltà e oppressione, che la legge della sopravvivenza nella giungla, del più forte, è ciò che è fondamentale, che se non si può trovare la felicità in questo vita, sia a causa di una mancanza di benessere materiale, l'amore fisico, o altre esperienze gioiose, allora la vita non è semplicemente degna di essere vissuta. In effetti, è proprio perché una persona si dispera di questa vita terrena, perchè ha poca fede, o non ne ha, o ha una fede imperfetta in una vita ultraterrena, questo può essere il motivo di un suicidio. Dopo tutto, cosa altro deve fare, l'infelice, il non amato e indesiderato, il depresso, (disperatamente) depresso e disperato da perdere?!3
"Chi mai dispera della misericordia del suo Signore, se non gli sviati?" (Corano 15:56)
Possiamo veramente accettare che la nostra morte non è altro che la fine della nostra vita fisica, o che la nostra vita è il prodotto di un'evoluzione che si è verificato per caso? Certamente la morte, come la vita, contengono molto di più di questo.
Il viaggio nell’aldilà (parte 2 di 8): Il credente nella tomba
Descrizione: Una descrizione della vita nella tomba tra la morte e il giorno del giudizio per i credenti fedeli.
- Da IslamReligion.com (co-autore Abdurrahman Mahdi)
- Pubblicato su 30 Jun 2014
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Il mondo nella tomba
Doniamo un breve sguardo al viaggio dell'anima dopo la morte. Questa è davvero una storia incredibile, tanto più perché è vera ed è quella che tutti noi affronteremo . La conoscenza precisa e dettagliata che abbiamo su di essa sono un chiaro segno che Muhammad era veramente l'ultimo dei messaggeri inviati da Dio all'umanità. La rivelazione che ha ricevuto e poi comunicata a noi dal suo Signore è così chiara ed esplicita nella sua descrizione della vita dopo la morte. Il nostro sguardo in questa conoscenza inizierà con il viaggio dell'anima del credente dal momento in cui muore fisicamente fino alla sua ultima dimora in Paradiso.
Quando un credente è in procinto di lasciare questo mondo, angeli facce bianche scendono dal cielo e dicono:
"O anima pacifica, esci per il perdono di Dio e il Suo piacere." (Hakim e altri)
Il credente sarà lieto di incontrare il suo Creatore, come il profeta, che la misericordia e la benedizione di Dio siano su di lui, ha spiegato:
"…quando il tempo della morte di un credente si avvicina, riceve la buona notizia del piacere di Dio con lui e le Sue benedizioni su di lui, e così in quel momento nulla è più caro di ciò che sta davanti a lui. Ama dunque l'incontro con Dio, e Dio ama incontrarlo." (Saheeh Al-Bukhari)
L'anima esce pacificamente fuori dal corpo come una goccia d'acqua che fuoriesce da una fontana, e gli angeli prendono possesso di essa::
Gli angeli la estraggono delicatamente, dicendo:
"…Non abbiate paura e non affliggetevi; gioite per il Giardino che vi è stato promesso. Noi siamo vostri alleati in questa vita e nell'altra, e in quella avrete ciò che l’ anime vostre desidereranno e quel che chiederanno. Questa è l'ospitalità del Perdonatore, del Misericordioso." (Corano 41:30-32)
Una volta estratta dal corpo, gli angeli avvolgono l'anima in un lenzuolo profumato con profumo di muschio e salgono fino al cielo. Al momento in cui le porte del cielo si apriranno per consentire l'anima di entrare, gli angeli la saluteranno:
"Un'anima buona è venuta dalla terra, che Dio ti benedica e il corpo in cui hai dimorato."
… la presentano con i migliori nomi che è stata chiamata in questa vita. Dio comanda di scrivere il suo "libro", e l'anima torna sulla terra.
L'anima resta quindi in un luogo di mondo intermedio nella sua tomba, chiamato Barzakh, in attesa del Giorno del Giudizio. Due temibili, timore-ispirando angeli chiamati Munkar e Nakiir visitano l'anima per chiederla sulla sua religione, Dio e il profeta. L'anima credente si trova in posizione verticale nella sua tomba per rispondere con piena fede e certezza, come Dio gli concede la forza, agli angeli.[1]
Munkar e Nakiir: "Qual è la tua religione?"
L’anima del credente: "Islam."
Munkar e Nakiir: "Chi è il tuo Signore?"
L’anima del credente: "Allah."
Munkar e Nakiir: "Chi è il tuo profeta?" (o "Cosa dici su quest’uomo?")
L’anima del credente: "Muhammad."
Munkar e Nakiir: "Come hai fatto a sapere queste cose?"
L’anima del credente: "Ho letto il libro di Allah (i.e. il corano) ed ho creduto."
Poi, quando l'anima passa il test, una voce dal cielo chiamerà:
"Il mio schiavo ha detto la verità, dategli la sua proprietà del paradiso, abbgliatelo con abbigliamento del paradiso e aprite per lui una porta del paradiso."
La tomba del credente è ampia e spaziosa e piena di luce. Gli viene mostrato quello che sarebbe stata la sua dimora nell’inferno - se fosse stato un peccatore malvagio - prima di aprirsi per lui una porta ogni mattina e sera, mostrandogli la sua casa reale in Paradiso. Eccitato e piena di attesa gioiosa, il credente si continua a chiedere: 'Quando verrà l'ora (della Resurrezione) ? Quando verrà l'ora?! 'Fino a quando gli viene detto di calmarsi.[2]
Il viaggio nell’aldilà (parte 3 di 8): Il credente al Giorno del Giudizio
Descrizione: Come i credenti vivranno il Giorno del Giudizio, e alcune delle qualità dei fedeli che faciliterà il loro passaggio alle porte del Paradiso.
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Il Giorno del Giudizio
"ll Giorno in cui l'uomo fuggirà da suo fratello, da sua madre e da suo padre, dalla sua compagna e dai suoi figli, poiché ognuno di loro, in quel Giorno, avrà da pensare a se stesso." (Corano 80:34-37)
L'Ora della Resurrezione sarà un terrificante, sconvolgente evento . Eppure, nonostante il suo trauma, il credente sarà in estasi, così come il profeta Muhammad, che la misericordia e la benedizione di Dio siano su di lui, riporta dal suo Signore:
Dio dice, " Per la Mia Gloria e Maestà, non darò ai Mie servi due volte sicurità e due volte terrore. Se si sente al sicuro di Me sulla terra[1], gli instillerò paura nel Giorno in cui riunirò i Miei schiavi, e se mi teme sul mondo, lo farò sentire al sicuro nel Giorno in cui riunirò i Miei servi."[2]
"In verità, gli amati di Dio, non avranno nulla da temere e non saranno afflitti, li attende la lieta novella in questa vita e nell'altra. Le parole di Allah non subiscono alterazione, questo è l'immenso successo." (Quran 10:62-64)
Quando tutti gli esseri umani che siano mai stati creati, saranno riuniti e staranno nudi e non circoncisi su una grande pianura sotto il caldo feroce del sole, un gruppo di uomini pii e donne sarà ombreggiato sotto il trono di Dio. Il profeta Muhammad ha predetto che queste saranno le fortunate, nel giorno in cui non ci sarà altra ombra:[3]
·un sovrano giusto che non ha abusato del suo potere, ma ha stabilito il diritto divino tra le persone
·un giovane che è cresciuto adorando il suo Signore e ha controllato i suoi desideri, al fine di rimanere casto
·coloro i loro cuori sono stati legati alle moschee, desiderosi di ritornare ogni volta che le lasciavano
·coloro che amavano l'un l'altro per amore di Dio
·coloro che sono stati tentati da donne bellissime seducenti, ma il loro timore di Dio impedì loro di peccare
·colui che che ha donato una carità sinceramente per l'amor di Dio, mantenendola segreta
·colui che piangeva nella solitudine per timore di Dio
Specifici atti di culto, che anche terranno le persone al sicuro in quel giorno, sono:
·l’impegno per alleviare i dolori e le difficoltà dei bisognosi in questo mondo, aiutando i bisognosi, e non badando agli errori degli altri permetterà di alleggerire la sofferenza delle persone nel Giorno del Giudizio[4]
·l’indulgenza mostrata al debitore[5]
·i giusti che sono giusti con le loro famiglie e alle questioni ad essi affidate[6]
· controllando la rabbia[7]
·chi chiama alla preghiera[8]
·chi invecchia nell’islam[9]
·l’esecuzione di abluzione rituale (wudu ') regolarmente e correttamente[10]
·coloro che combattono accanto a Gesù figlio di Maria contro l'Anti-Cristo e il suo esercito[11]
·martirio
Dio porterà il credente vicino a Lui, dandogli rifugio, lo coprirà e gli chiederà i suoi peccati. Dopo aver riconosciuto i suoi peccati crederà di essesere condannato, ma Dio dirà:
"Li ho nascosto per te nel mondo, e te li perdono in questo giorno."
Egli sarà rimproverato per le sue mancanze,[12] ma poi gli sarà consegnato il suo registro,di buone azioni, nella mano destra.[13]
"Quanto a colui che riceverà il suo libro nella mano destra, gli verrà chiesto conto con indulgenza." (Corano 84:7-8)
Felice del suo registro, annuncerà gioiosamente:
"Chi avrà ricevuto il libro nella mano destra, dirà: ‘Prendete, leggete il mio libro. Invero sapevo che avrei avuto il mio rendiconto.’ Egli avrà piacevole esistenza in un Giardino elevato, i cui frutti saranno a portata di mano. ‘Mangiate e bevete in pace, è il premio per quel che avete fatto nei giorni passati. ’" (Corano 69:19-24)
The record of good deeds will then be weighed, literally, to determine whether it outweighs the person’s record of bad deeds, and so that reward or punishment be meted out accordingly. Il registro delle buone azioni sarà quindi pesato, letteralmente, per determinare se esso supera il registro delle opere cattive di una persona, e così che la ricompensa o la punizione sarà inflitta.
"Rizzeremo bilance esatte, nel Giorno della Resurrezione e nessuna anima subirà alcun torto; foss'anche del peso di un granello di senape, lo riesumeremo. Basteremo Noi a tirare le somme." (Corano 21:47)
"Chi avrà fatto anche solo il peso di un atomo di bene lo vedrà." (Corano 99:7)
"La cosa più pesante che verrà messa sul piatto della bilancia di una persona, nel Giorno della Resurrezzione [dopo la Testimonianza di Fede], sarà la buona creanza, e Dio odia l'osceno, la persona immorale." (Al-Tirmidhi)
I credenti si disseteranno da un Wasserbecken speciale riservato al profeta Muhammad. Chi beve da esso non avrà mai più sete. La sua bellezza, la sua vastità e gusto raffinato sono stati descritti in dettaglio dal Profeta.
I credenti nell'Islam - sia il peccatore tra di loro e il pio- così come gli ipocriti saranno lasciati sulla grande pianura, dopo che i miscredenti siano stati condotti all'inferno. Un lungo ponte che attraversa l’inferno e svanisce nell'oscurità gli separa dal paradiso.[14] I fedeli attingeranno forza e conforto durante il loro passaggio rapido nel corso dei fuochi ruggenti dell'inferno e la 'luce'che Dio a posto difronte a loro, li guiderà alla loro dimora eterna:
"Un Giorno vedrai i credenti e le credenti circondati dalla loro luce: Oggi vi è data la lieta novella di Giardini nei quali scorrono i ruscelli, dove rimarrete in perpetuo: questo è davvero l'immenso successo" (Corano 57:12)
Infine, dopo aver attraversato il ponte, i fedeli saranno purificati prima di entrare in paradiso. Ogni colpa tra i credenti sarà cancellata in modo che nessuno uomo proverà un rancore contro un altro.[15]
Nota:
[1] Nel senso che non teme il castigo di Dio e commette peccati.
[2]Silsila Al-Saheehah.
[3]Saheeh Al-Bukhari.
[4]Saheeh Al-Bukhari.
[5]Mishkat.
[6]Saheeh Muslim.
[7]Musnad.
[8]Saheeh Muslim.
[9]Jami al-Sagheer.
[10]Saheeh Al-Bukhari.
[11]Ibn Majah.
[12]Mishkat.
[13]Saheeh Al-Bukhari. Un segno che essi sono degli abitanti del paradiso, al contrario di coloro a cui saranno dato il loro registro di azioni nella mano sinistra o dietro la schiena.
[14] Saheeh Muslim.
[15]Saheeh Al-Bukhari
Il viaggio nell’aldilà (parte 4 di 8): Il credente e il paradiso
Descrizione: Come coloro, che raggiungeranno il successo del paradiso, saranno accolti.
- Da IslamReligion.com (co-autore Abdurrahman Mahdi)
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Paradiso
I credenti saranno introdotti verso una delle grandi otte porte del paradiso. Lì riceveranno un'accoglienza gioiosa dagli angeli e congratulazioni per il loro arrivo sicuro e la salvezza dall'inferno.
"E coloro che avranno temuto il loro Signore saranno condotti in gruppi al Paradiso. Quando vi giungeranno, saranno aperte le sue porte e i suoi guardiani diranno: ‘Pace su di voi. Siete stati buoni; entrate qui per rimanervi in perpetuo.’" (Corano 39:73)
"O anima ormai acquietata, ritorna al tuo Signore soddisfatta e accetta; entra tra i Miei servi, entra nel Mio Paradiso!" (Corano 89:27-30)
I migliori dei musulmani entreranno per prima nel paradiso. I più giusti di loro saliranno ai massimi livelli..[1]
"Chi invece si presenterà a Lui credente, e avrà compiuto opere buone; ecco coloro che avranno l'onore più grande." (Corano 20:75)
"I primi, sono davvero i primi. Saranno i ravvicinati a Dio nei Giardini delle Delizie." (Corano 56:10-12)
La descrizione coranica del Paradiso ci dà una visione di che posto fantastico che è. Una dimora eterna in grado di soddisfare tutti i nostri desideri, sedurre tutti i nostri sensi, ci concede tutto ciò che desideriamo e molto di più. Dio descrive il Suo Paradiso la cui terra è fatta di polvere di muschio[2] e di zafferano,[3] mattoni d'oro e d'argento, e ciottoli di perle e rubini. Sotto i giardini del Paradiso scorrono fiumi d'acqua frizzante, latte dolce, miele chiaro, e vino non inebriante. Le tende sulle loro rive sono cupole di perle cavi.[4] Il posto intero è pieno di luci scintillanti, piante profumate e fragranze le quali si possono odorare da lontano.[5] Ci sono palazzi enormi, viti, palme da datteri, melograni,[6] alberi di loto e di acacia alberi i cui tronchi sono fatti d’oro.[7] Sovrabbondanti frutti di ogni tipo: bacche, drupe, agrumi, uva, meloni, frutti al nocciolo; tutti i tipi di frutta tropicali e esotici, tutto ciò che il fedele possa desiderare!
"…E colà ci sarà quel che desiderano le anime e la delizia degli occhi..." (Corano 43:71)
Ogni credente avrà una bellissima, pia e pura sposa che indosserà vestiti raffinati. E in questo nuovo eterno mondo sarà raggiante di gioia.
"Nessuno conosce la gioia immensa che li attende, ricompensa per quello che avranno fatto." (Corano 32:17)
Oltre ai piaceri fisici, il paradiso darà ai suoi abitanti anche uno stato di beatitudine emotivo e psicologico, come ha detto il Profeta:
"Chiunque accede al paradiso è benedetto con una vita gioiosa, non si sentirà triste, i suoi vestiti non si comsumano, e la sua giovinezza non svanirà mai. La gente sentirà una chiamata divina: ‘vi concedo di rimanere in buona salute i di non ammalare, vivrete senza mai morire, resterete giovani senza mai invecchiare, sarete felici e mai infelici.’" (Sahih Muslim)
Infine, la cosa che darà il maggior piacere agli ochhi sarà il volto di Dio stesso. Per il vero credente, vedere questa beata visione di Dio è come aver vinto il premio finale.
"In quel Giorno ci saranno dei volti splendenti, che guarderanno il loro Signore." (Corano 75:22-23)
Questo è il paradiso, la dimora eterna e la destinazione finale del vero credente. Possa Dio, l'Altissimo, renderci degni di esso.
Il viaggio nell’aldilà (parte 5 di 8): Il miscredente nella tomba
Descrizione: Una descrizione della vita nella tomba tra la morte e il giorno del giudizio per il miscredente.
- Da IslamReligion.com (co-autore Abdurrahman Mahdi)
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Quando si avvicina la morte al miscredente, sente un po' del calore dell'inferno. Questo assaggio di quello che verrà, lo spinge ad invocare una seconda opportunità sulla terra per fare il bene che avrebbe dovuto fare. Ahimè! La sua implorazione sarà vana.
"Quando poi si presenta la morte a uno di loro, egli dice: 'Mio Signore! Fatemi ritornare! Che io possa fare il bene che ho omesso.' No! Non è altro che la (vana) parola che (egli) pronuncia e dietro di loro sarà eretta una barriera fino al Giorno della Resurrezione." (Corano 23:99-100)
L'ira divina e la punizione viene effettuata all'anima malvagia da orribilmente brutti, angeli neri che sono seduti lontano da essa:
"Ricevi la lieta novella di acqua bollente, varie e simili tormenti di questo genere." (Ibn Majah, Ibn Kathiir)
L'anima del miscredente non si rallegra di incontrare Dio, il suo Signore, come il Profeta ha spiegato:
"Quando il tempo della morte si avvicina al miscredente, riceve le cattive notizie del tormento di Dio e la Sua ritorsione, nulla è più odioso di quello che è davanti a lui. Di conseguenza, odia l'incontro con Dio, e anche Dio, odia l'incontro con lui." (Sahiih Al-Bukhari)
Il profeta allora disse:
"Chiunque ama incontrare Dio, Dio ama incontrarlo, e chi odia d'incontrare Dio, Dio odia di incontrarlo." (Sahiih Al-Bukhari)
L'angelo della morte si siede accanto alla testa del miscredente nella sua tomba e dice: "Anima cattiva, esci per il malcontento di Allah", e gli strappa l'anima fuori dal corpo.
"Se vedessi gli ingiusti, negli spasimi della morte, quando gli angeli stenderanno le mani su di loro e diranno: ‘Rigettate le vostre anime! Oggi sarete compensati con un castigo umiliante per aver mentito contro Allah e per esservi allontanati, pieni di orgoglio, dai Suoi segni." (Corano 6:93)
"Se potessi vedere quando gli Angeli finiranno i miscredenti! Li colpiranno nel volto e tra le spalle e diranno: ‘Assaggiate il castigo dell’Incendio’" (Corano 8:50)
L'anima cattiva lascia il corpo con grande difficoltà, viene estratta dagli angeli come un pettino di ferro tirato tra lana bagnata .[1] L'angelo della Morte coglie allora l'anima e lo mette in un sacco tessuto da capelli che emana un odore putrido, come un cadavere marcio e come la più maleodorante decomposizione trovata sulla terra. Gli angeli poi prendono l'anima fino a superare un'altro gruppo di angeli che chiedono: "Chi è questa anima malvagia?" A cui rispondono: "Così e così, il figlio di così e così" - usando il peggio dei nomi con cui è stato mai chiamato durante la sua permanenza sulla terra. Poi, quando viene portato al livello più basso del cielo, viene richiesto che la sua porta si apri per lui, ma la richiesta viene rifiutata. Mentre il profeta stava descrivendo questi eventi e raggiunse questo punto, recitò:
"In verità le porte del cielo non si apriranno mai per coloro che smentiscono i Nostri segni allontanandosene orgogliosamente: non entreranno in Paradiso sino a quando un cammello non passi per la cruna di un ago." (Corano 7:40)
Dio dirà: "Registra il suo libro in Sijjeen, nel più basso della terra."
…e la sua anima è abbattuta. A questo punto, il profeta, che la misericordia e la benedizione di Dio siano su di lui, recitò:
"Chi attribuisce consimili ad Allah, è come se fosse precipitato dal cielo, preda di uccelli o del vento che lo scaglia in un luogo lontano." (Corano 22:31)
L'anima malvagia viene quindi ripristinata nel suo corpo e le due temibili, timore-ispirando angeli, Munkar e Nakiir, vengono ad essa per il suo interrogatorio. Dopo averlo fatto sedere, si chiedono:
Munkar and Nakiir: " Chi è il tuo Signore?"
L’anima miscredente: "Ahimè, ahimè, non lo so."
Munkar and Nakiir: "Qual’è la tua religione?"
L’anima miscredente: "Ahimè, ahimè, non lo so."
Munkar and Nakiir: " Cosa dici su quell’uomo (Muhammad) mandato a te?"
L’anima miscredente: "Ahimè, ahimè, non lo so."
Avendo fallito la sua prova, la testa del miscredente verrà colpita con un martello di ferro con una forza così violenta che potrebbe far crollare una montagna. Il grido sarà udito dal cielo: "Ha mentito, così stendete i tappeti dell'inferno per lui, e apritegli una porta per l'inferno."[2] Il suolo della sua tomba è illuminato da un fuoco feroce dell'inferno, e la sua tomba si ristringe al punto tale che le costole si intrecciano mentre il suo corpo viene schiacciato.[3] Poi, un'incredibilmente brutto essere, che indossa orribili indumenti che emettono cattivo e disgustoso odore, raggiunge l'anima e dice: "Sii rattristato con ciò che ti porta dispiacere, perché questo è il tuo giorno, che ti è stato promesso" Il miscredente chiederà: "Chi sei tu, con la faccia così brutta e portatore del male?" Il brutto risponderà: "Io sono le tue opere malvagie!" Il miscredente viene afflitto dal rimorso, quando ogni mattina e sera gli viene mostrato quello che fosse stato la sua dimora in paradiso - avesse vissuto una vita retta - prima che un porta si apre per lui mostrandogli la sua casa reale nell'inferno. Allah menziona nel Suo libro come i malvagi seguaci di Faraone erano, nel momento in cui furono esposti all'inferno soffrendo all'interno delle loro tombe:
"Vengono esposti al Fuoco, al mattino e alla sera. Il Giorno in cui sorgerà l'Ora, (sarà detto): ‘Introducete la gente di Faraone nel più severo dei castighi!’" (Corano 40:46)
Sopraffatto dalla paura e disgusto, ansia e disperazione, il miscredente nella sua tomba si continua a chiedere: "Mio Signore, non far arrivare l'ultima ora. Non far arrivare l'ultima ora."
Il compagno, Zaid b. Thabit narrò, che mentre il profeta Muhammad e i suoi compagni passarono una volta da alcune tombe dei politeisti, il cavallo del profeta quasi lo gettò giù. Il Profeta, che la misericordia e benedizioni di Dio su di lui, poi disse:
"Queste persone vengono torturate nelle loro tombe, e se non fosse così che smettiate di seppellire i vostri morti, vorrei chiedere a Dio di farvi sentire la punizione nella tomba, che io (e questo cavallo) sentiamo." (Sahiih Muslim)
Il viaggio nell’aldilà (parte 6 di 8): Il miscredente al Giorno del Giudizio
Descrizione: Una parte del processo, la quale il miscredente dovrà affrontare nel Giorno del Giudizio.
- Da IslamReligion.com (co-autore Abdurrahman Mahdi)
- Pubblicato su 14 Jul 2014
- Ultima modifica su 18 Nov 2021
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Un grande terrore assalirà i risorti nel Giorno della Resurrezione:
"…Concede loro una dilazione fino al Giorno in cui i loro sguardi saranno sbarrati." (Corano 14:42)
Il miscredente risorgerà dalla sua 'tomba', come descritto da Dio :
"Il Giorno in cui usciranno dalle tombe in fretta, come se corressero verso pietre drizzate, con gli sguardi umili, coperti di vergogna: questo è il Giorno che è stato loro promesso ." (Corano 70:43-44)
Il cuore tremerà, confuso sulla male punizione che gli attende:
"E ci saranno, in quel Giorno, volti terrei coperti di tenebre: sono i miscredenti, i peccatori ." (Corano 80:40-42)
"E non credere che Allah sia disattento a quello che fanno gli iniqui. Concede loro una dilazione fino al Giorno in cui i loro sguardi saranno sbarrati. Verranno umiliati, la testa immobile, gli occhi fissi, il cuore smarrito." (Corano 14:42-43)
I miscredenti saranno riuniti, come sono nati - nudi e non circoncisi - su una grande pianura, tirati sui loro volti, ciechi, sordi e muti:
"Nel Giorno della Resurrezione li riuniremo (trascinandoli) sui loro volti, ciechi, muti e sordi. L'Inferno sarà la loro dimora e ogni volta che si raffredderà, ne ravviveremo le fiamme." (Corano 17:97)
"Chi si sottrae al Mio Monito, avrà davvero vita miserabile e sarà resuscitato cieco nel Giorno della Resurrezione ." (Corano 20:124)
Tre volte "incontreranno" Dio. La prima volta tenteranno di difendersi con argomenti untili contro Dio l'Onnipotente, dicendo cose come: "I profeti non giunsero a noi!" Anche se Allah rivelò nel Suo Libro:
"…Non castigheremo alcun popolo senza prima inviar loro un messaggero." (Corano 17:15)
"…Affinché non diciate: ‘Non ci è giunto nunzio né ammonitore ….’" (Corano 5:19) :
La seconda volta, presenteranno le loro scuse, pur riconoscendo la loro colpa. Anche i diavoli cercheranno di scusarsi dai loro crimini, avendo condotto gli uomini al disguido dalla corretta via:
"Dirà il suo compagno: ‘Signore, non sono stato io ad incitarlo alla ribellione, già era profondamente traviato.’" (Corano 50:27)
Ma Dio, Altissimo e Giusto, non sarà ingannato. Dirà:
"Non polemizzate al Mio cospetto: già vi resi nota la minaccia. Di fronte a Me la sentenza non cambia, né sono ingiusto verso i Miei servi." (Corano 50:28-29)
La terza volta l'anima malvagia incontrerà il suo Creatore per ricevere il suo Libro delle Opere[1], un resoconto che non omette nulla.
"E vi si consegnerà il Registro. Allora vedrai gli empi sconvolti, da quel che contiene. Diranno: ‘Guai a noi! Cos'è questo Registro, che non lascia passare azione piccola o grande, senza computarla!’ E vi troveranno segnato, tutto quello che avranno fatto. Il tuo Signore non farà torto ad alcuno." (Corano 18:49)
Dopo aver ricevuto il loro reseconto, i malvagi saranno rimproverati di fronte all'umanità intera
"Compariranno in file, schierate davanti al tuo Signore: ‘Eccovi ritornati a Noi come vi creammo la prima volta. ’ E invece pretendevate che mai vi avremmo fissato un termine?" (Corano 18:48)
Il profeta Mohammed disse: "Questi sono quelli che non credevano in Dio!"[2] E sono coloro che Dio domanderà per quanto riguarda le benedizioni che davono per scontato. Ognuno sarà chiesto: ‘Hai pensato che ci saremmo incontrati?’ E ognuno risponderà: ‘No!’ Dio gli dirà: ‘Io mi dimenticherò di te come tu ti sei dimenticato di Me!’[3] Poi, quando il miscredente tenterà a mentire per la sua via d'uscita, Dio sigillerà la sua bocca, e le sue parti del corpo testimonieranno contro di lui.
"In quel Giorno sigilleremo le loro bocche, parleranno invece le loro mani e le loro gambe daranno testimonianza di quello che avranno fatto." (Corano 36:65)
Oltre ai propri peccati, il miscredente porterà i peccati di coloro che ingannò.
"Quando viene chiesto loro: 'Cos'è quel che ha fatto scendere il vostro Signore?', rispondono: 'Favole degli antichi'. Nel Giorno della Resurrezione, porteranno tutto il loro carico e pure una parte di quello di coloro che, per ignoranza, sviarono. Quanto è orribile il loro fardello." (Corano 16:24-25)
Il dolore psicologico d'umiliazione, di solitudine e di abbandono verranno aggiunti alla tortura fisica.
"…Dio non parlerà loro, né li guarderà nel Giorno della Resurrezione, non li purificherà e avranno doloroso castigo." (Corano 3:77)
Mentre il Profeta Muhammad intercederà per conto di tutti i credenti, il miscredente non troverà alcun intercessore, colui che adorava false divinità oltre a l'Uno e il Vero Dio.[4]
"…Gli ingiusti non avranno né patrono né alleato." (Corano 42:8)
I loro santi e i consulenti spirituali si dissoceranno, e il miscredente vorrebbe poter tornare in questa vita e fare lo stesso a coloro che ora lo rinnegano :
"Quando, alla vista del castigo, i seguiti sconfesseranno i loro seguaci, quando ogni legame sarà spezzato, diranno i seguaci: 'Ah, se avessimo la possibilità di tornare indietro! Li abbandoneremmo come ci hanno abbandonati!'. Così Allah li metterà di fronte alle loro azioni affinché si rammarichino. Non usciranno dal Fuoco." (Corano 2:167)
La pena dell'anima peccatrice sarà così intensa che infine pregherà: ‘O Dio, abbi pietà di me e buttami nel Fuoco.’[5] Sarà chiesta: ‘Desideri di possedere un mondo pieno di oro in modo che tu possa pagare per liberarti?’ A cui risponderà: ‘Sì’ Dopodiciò le sarà detto: ‘Ti è stato chiesto qualcosa di molto più facile di – di adorare esclusivamente Dio.’[6]
"Eppure non ricevettero altro comando che adorare Allah, tributandoGli un culto esclusivo e sincero, eseguire l'orazione…" (Corano 98:5)
"Quanto a coloro che sono miscredenti, le loro opere sono come un miraggio in una piana desertica che l'assetato scambia per acqua e poi, quando vi giunge, non trova nulla; anzi, nei pressi trova Allah che gli salda il conto. Allah è rapido al conto.." (Corano 24:39)
"Abbiamo giudicato le loro opere e ne abbiamo fatto polvere dispersa.." (Corano 25:23)
L'anima infedele riceverà, nella sua mano sinistra e dietro la schiena, il suo rapporto scritto, che è stato conservato da angeli che hanno preso nota di ogni sua azione durante la sua vita terrena.
"Chi invece avrà ricevuto il suo libro nella mano sinistra, dirà: ‘Ahimè, se solo non mi fosse stato consegnato il mio libro e non avessi conosciuto il mio rendiconto.’" (Corano 69:25-26)
"Quanto a colui che riceverà il suo libro da dietro le spalle, invocherà l'annientamento." (Corano 84:10-11)
Infine, verrà condotto all'Inferno:
"I miscredenti saranno condotti in gruppi all'Inferno. Quando vi giungeranno saranno aperte le sue porte e i suoi guardiani diranno: ‘Non vi giunsero forse i messaggeri della vostra gente, che vi recitarono i versetti del vostro Signore e vi avvertirono dell'incontro di questo Giorno?’ Risponderanno: ‘Sì, ma la promessa del castigo si realizza contro i miscredenti.’" (Corano 39:71)
I primi ad entrare all'inferno saranno dei pagani, seguiti da Ebrei e Cristiani che hanno falsificato la vera religione dei loro profeti.[7] Alcuni saranno guidati all'inferno, altri cadranno in esso, tirati da ganci.[8] A quel punto, il miscredente desiderà di essere trasformato in polvere, piuttosto che raccogliere i frutti amari delle sue opere malvagie.
"In verità vi abbiamo avvertito di un castigo imminente, il Giorno in cui l'uomo vedrà quello che le sue mani avranno preparato e dirà il miscredente: ‘Ahimè, fossi io polvere!’" (Corano 78:40)
Il viaggio nell’aldilà (parte 7 di 8): Il miscredente e l’inferno
Descrizione: Come l'inferno riceverà i miscredenti.
- Da IslamReligion.com (co-autore Abdurrahman Mahdi)
- Pubblicato su 21 Jul 2014
- Ultima modifica su 21 Jul 2014
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L'inferno riceverà gli infedeli con la sua furia e il suo crepitio:
"…Per coloro che tacciano di menzogna l'Ora, abbiamo preparato la Fiamma; e quando li vedrà da lontano, potranno sentirne la furia e il crepitio" (Corano 25:11-12)
Quando si avvicineranno ad esso, le loro catene e il loro destino li apetteranno come combustibile:
"In verità abbiamo preparato per i miscredenti catene, ghioghi e la Fiamma." (Corano 76:4)
"Invero presso di Noi ci sono catene e la Fornace." (Corano 73:12)
Angeli si affretteranno a comando di Dio di afferrarlo e di incatenarlo:
"Afferratelo e mettetelo nei ceppi." (Corano 69:30)
"…porremo i gioghi al collo dei miscredenti." (Corano 34:33)
Legato a catene…
"…e poi legatelo con una catena di settanta cubiti." (Quran 69:32)
…egli sarà trascinato:
"Quando avranno gioghi ai colli e saranno trascinati in catene." (Corano 40:71)
Mentre vengono legati, incatenati e trascinati per essere gettati all'Inferno, udiranno la sua rabbia:
"Per coloro che non credono nel loro Signore, c'è il castigo dell'Inferno: qual tristo divenire! Quando vi sono precipitati, ne sentono il fragore mentre ribolle: manca poco a che scoppi di rabbia..." (Corano 67:6-8)
Da quando sono stati guidati dalla grande pianura dell'adunanza, nudi e affamati, essi pregano gli abitanti del Paradiso per l'acqua:
"E i compagni del Fuoco grideranno ai compagni del Giardino: ‘Versate acqua su di noi e parte del cibo che Allah vi ha concesso’" (Corano 7:50)
Allo stesso tempo i fedeli in Paradiso saranno accolti con onore, sarà reso comodo a loro, servendo deliziosi banchetti, i miscredenti ceneranno all'Inferno:
"Quindi in verità voi traviati, voi negatori, mangerete dall'albero Zaqqûm, ve ne riempirete il ventre." (Corano 56:51-53)
Zaqqum: un albero le cui radici sono al fondo dell'inferno e che si dirama nei suoi altri livelli, i suoi frutti assomogliano alle teste dei diavoli:
"Questa è miglior accoglienza, oppure l'albero di Zaqqûm? In verità ne abbiamo fatto una prova per gli ingiusti. È un albero che spunta dal fondo della Fornace. I suoi frutti sono come teste di diavoli. Essi né mangeranno e se né riempiranno i ventri " (Corano 37:62-66)
I malvagi avranno anche altri alimenti da mangiare, simile a vomito,[1] e alcuni avranno secchi, e spinosi arbusti [2]
"Né altro cibo che sanie che solo i colpevoli mangeranno." (Corano 69:36-37)
E per fare scendere giù i loro pasti monotoni, bevono un composto freddo del proprio pus,[3] sangue, sudore e il flusso della ferita come anche acqua bollente che scioglie i loro intestini:
"…e che verranno abbeverati di un'acqua bollente che devasterà le loro viscere." (Corano 47:15)
L'abbigliamento degli abitanti dell'inferno saranno di fuoco e di pece:
"...ai miscredenti saranno tagliate vesti di fuoco." (Corano 22:19)
"Con vesti di catrame e i volti in fiamme." (Corano 14:50)
I loro sandali,[4] letto, e tettoia saranno altresì fatti di fuoco;[5] una punizione che incapsula l'intero corpo, dall'incurante testa ai piedi:
"E gli si versi sul capo il castigo dell'acqua bollente." (Corano 44:48)
"Nel Giorno in cui il castigo li avvolgerà da sopra e da sotto i piedi e dirà loro: ‘Gustate quello che avete fatto.’" (Corano 29:55)
La loro punizione nell'Inferno varierà in base alla loro incredulità e altri peccati.
"No, sarà certamente gettato nella Voragine. E chi mai ti farà comprendere cos’è la Voragine? (È) il Fuoco attizzato di Allah, che consuma i cuori. Invero (si chiuderà) su di loro, in estese colonne." (Corano 104:4-9)
Ogni volta che la pelle brucerà, sarà aggiunta pelle nuova:
"Presto getteremo nel Fuoco coloro che smentiscono i Nostri segni. Ogni volta che la loro pelle sarà consumata, ne daremo loro un'altra, sì che gustino il tormento. In verità Allah è Eccelso e Saggio." (Corano 4:56)
Il peggio di tutto, la punizione continuerà ad aumentare:
"E allora gustate (il tormento)! A voi non accresceremo null'altro che il castigo ." (Corano 78:30)
L'effetto psicologico di questo castigo sarà tremendo. Un castigo così grave che i sofferenti grideranno in modo che il castigo sarà moltiplicato su quelli che li hanno condotto al male:
"Diranno: ‘Signore, raddoppia il castigo nel Fuoco a chiunque ce lo abbia preparato.’" (Corano 38:61)
I disperati faranno il loro primo tentativo di uscire, ma:
"Subiranno mazze di ferro, e ogni volta, che vorranno uscirne per la disperazione, vi saranno ricacciati: ‘Gustate il supplizio della Fornace!’" (Corano 22:21-22)
Dopo aver fallito più volte, essi cercheranno assistenza da Ibliis, il Grande Satana.
"Quando tutto sarà concluso, dirà Satana: ‘Allah vi aveva fatto promessa sincera, mentre io vi ho fatto una promessa che non ho mantenuto. Qual potere avevo mai su di voi, se non quello di chiamarvi? E voi mi avete risposto. Non rimproverate me; rimproverate voi stessi. Io non posso esservi d'aiuto e voi non potete essermi d'aiuto. Rifiuto l'atto con cui mi avete associato ad Allah in precedenza". In verità, gli iniqui (avranno) doloroso castigo’" (Quran 14:22)
Dopo aver rinunciato a Satana, si rivolgeranno agli angeli, che sorvegliano l'inferno, per ridurre il loro tormento, anche per un solo giorno:
"Coloro che saranno nel Fuoco diranno ai guardiani dell'Inferno: ‘Pregate il vostro Signore, ché ci sollevi dal castigo, [anche] di un [solo] giorno.’" (Quran 40:49)
In attesa alla risposta finchè Dio vuole, le guardie torneranno e chiederanno:
"‘Non vi recarono le prove evidenti i vostri messaggeri?’ Diranno: ‘Sì!’ E quelli:‘Invocate allora! Ma l'invocazione dei miscredenti è destinata al fallimento.’" (Corano 40:50)
Avendo perso la speranza nella riduzione della pena, cercheranno la morte. Questa volta si rivolgeranno al Capo dell'Inferno, l'angelo Malik, chiedendolo per quarant'anni:
"Urleranno: O Mâlik, che ci finisca il tuo Signore!...’"
(Corano 43:77)
La sua risposta dopo mille anni sarà:
"…In verità siete qui per rimanervi." (Corano 43:77)
Eventualmente, torneranno a Colui Che si rifiutarono di rivolgersi in questo mondo, per chiedere un'ultima possibilità:
"Risponderanno:‘Nostro Signore, ha vinto la disgrazia, eravamo gente traviata. Signore, facci uscire di qui! Se poi persisteremo (nel peccato), saremo, allora, davvero ingiusti.’"
(Corano 23:106-107)
La risposta di Dio sarà:
"Rimanetevi e non parlateMi più." (Corano 23:108)
Il dolore di questa risposta sarà peggiore del loro tormento infuocato. Il miscredente riconoscerà, che il suo soggiorno sarà nell'Inferno per l'eternità, e la sua omissione dal Paradiso è assoluta e definitiva:
"Sì, coloro che sono miscredenti e sono ingiusti, Allah non li perdonerà e non mostrerà loro altra via, eccetto la via dell'Inferno dove rimarranno in perpetuo. E ciò è facile ad Allah." (Corano 4:168-169)
La più grande privazione e dolore per un miscredente sarà spirituale: egli sarà velato da Dio e non gli sarà concesso di vederLo:
"Niente affatto: in verità in quel Giorno un velo li escluderà dal vedere il loro Signore,." (Corano 83:15)
Proprio come si sono rifiutati di "vedere" Lui in questa vita, saranno separati da Dio nella prossima vita. I fedeli li prenderanno giro.
"Oggi invece sono i credenti a ridere dei miscredenti: (appoggiati) su alti divani guarderanno. I miscredenti non sono forse compensati per quello che hanno fatto?" (Quran 83:34-36)
La loro totale disperazione e il dolore che culminerà quando la morte verrà portata sotto forma di un ariete e verrà uccisa di fronte a loro, in modo che sappiano che non ci sarà via di scampo in una soluzione finale.
"Avvertili del Giorno del Rimorso, in cui sarà emesso l'Ordine, mentre essi saranno distratti e non credenti!" (Corano19:39)
Il viaggio nell’aldilà (parte 8 di 8): Conclusione
Descrizione: Alcune ragioni per l'esistenza del Paradiso e dell'Inferno.
- Da IslamReligion.com (co-autore Abdurrahman Mahdi)
- Pubblicato su 28 Jul 2014
- Ultima modifica su 28 Jul 2014
- Stampato: 93
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Muhammad, il Profeta dell’Islam, morto nel 632, riferì:
"Questo mondo è una prigione per il credente, ma per il miscredente è un paradiso. Mentre per il miscredente, l'Aldilà sarà una prigione, ma per il credente, sarà il suo paradiso."
Una volta, nel primo periodo dell'Islam, un povero cristiano incontrò uno dei grandi studiosi dell'Islam, che all'epoca montava su un bel cavallo e vestiva abiti raffinati. Il cristiano recitò, al musulmano benestante, l'hadith citato sopra, notando: "Adesso mi trovo davanti a te, un non-musulmano, povero e indigente in questo mondo, mentre tu sei un musulmano, ricco e benestante." Il sapiente dell'Islam rispose: "Proprio così. Ma se tu sapessi, cosa ti aspetta (della punizione eterna) nell'Aldilà, paragonando, consideresti di essere adesso in paradiso. E se tu sapessi la realtà di ciò che potrebbe attendere me (di beatitudine eterna) nell'Aldilà, mi consideresti di essere in prigione."
Dunque è la grande misericordia e la giustizia di Dio di avere creato il Cielo e l'Inferno. La conoscenza dell'Inferno serve a dissuadere l'uomo dal male, mentre uno sguardo sui tesori del Paradiso lo incita a compiere buone azioni e ad essere giusto. Coloro che negano il loro Signore, compiono del male e sono impenitenti entreranno all'Inferno: un luogo di vero dolore e sofferenza. Mentre la ricompensa per i giusti è il luogo di inimmaginabile bellezza fisica e di perfezione, che è il Suo Paradiso.
Spesso, le persone testimoniano la bontà della propria anima, sostenendo che qualsiasi bene che fanno è puramente ed esclusivamente da un autentico amore di Dio o di vivere secondo un codice morale universale e virtuoso, e per questo, essi non hanno bisogno del bastone e della carota. Ma quando Dio parla all'uomo nel Corano, Egli lo fa perchè conosce la volubilità della sua anima. Le delizie del Paradiso sono reali, fisiche, delizie tangibili. L'uomo può cominciare a valutare quanto siano auspicabili, perfetti, abbondanti e incessanti i cibi, i vestiti e le case del Paradiso, proprio perché è consapevole di quanto soddisfacente e dolce, queste cose possono essere in questa realtà presente.
"Abbiamo abbellito, agli (occhi degli) uomini, le cose che essi desiderano: le donne, i figli, i tesori accumulati d'oro e d'argento, i cavalli marchiati, il bestiame e i campi coltivati; tutto ciò è solo godimento temporaneo della vita terrena, mentre verso Allah è il miglior ritorno." (Corano 3:14)
Allo stesso modo, l'uomo può cominciare a valutare come sia tortuoso e terrificante l'Inferno e il suo arredo, proprio perché è consapevole di come possa essere terribile un'incendio in questo mondo. Così, il viaggio dell'anima dopo la morte, come ci viene descritta nei dettagli vividi da Dio e il Suo Profeta, Muhammad, che la misericordia e la benedizione di Dio siano su di lui, dovrebbe e deve servire come nient'altro che un' incitamento a tutta l'umanità per riconoscere sicuramente e veramente il suo nobile scopo: il culto e il servizio del suo Creatore in amore disinteressato, stupore e gratitudine. Dopo tutto,
"…eppure non ricevettero altro comando che adorare Allah, tributandoGli un culto esclusivo e sincero, eseguire l'orazione e versare la decima. Questa è la Religione della verità." (Corano 98:5)
Ma, per le moltitudini tra gli uomini che, nel corso dei secoli, trascurassero il loro dovere morale al loro Signore Dio e al prossimo, non devono dimenticare che:
"Ogni anima gusterà la morte, ma riceverete le vostre mercedi solo nel Giorno della Resurrezione. Chi sarà allontanato dal Fuoco e introdotto nel Paradiso, sarà certamente uno dei beati, poiché la vita terrena non è che ingannevole godimento."
(Corano 3:185)
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